Tasse in Estonia

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Sommario dell'articolo

Ti chiedi come funzionano l’IVA e le tasse in Estonia? Questo articolo ti aiuterà a scoprirlo!

Se stai leggendo questo articolo del nostro blog, c’è un’alta probabilità che tu sappia già cos’è il programma di e-Residency in Estonia e, probabilmente, ti interessa aprire una società in Estonia.

L’Estonia è un paradiso fiscale?

Intendiamoci sin dall’inizio: l’Estonia non è un paradiso fiscale. 

Il sistema delle tasse in Estonia è solo più semplice da comprendere rispetto agli altri in Europa. Spesso i sistemi fiscali di molte nazioni europee (vedi l’Italia), potrebbero apparire complessi e talvolta non così giusti. 

In ogni caso, il fatto che il sistema estone sembri più trasparente e ti offra maggiori opportunità, non significa che l’Estonia sia un paradiso fiscale. 

Se stai cercando un Paese che ti permetta di creare e gestire la tua azienda online, di pagare le tasse in modo giusto ed equo, di svolgere il tuo lavoro senza alcun fastidio burocratico, l’Estonia è il Paese che stai cercando!

IVA in Estonia

Come tutti gli altri paesi dell’UE, anche l’Estonia applica l’IVA. Ciò significa che, al verificarsi di certe condizioni, la tua azienda estone deve avere un numero di partita IVA che, una volta registrata, sarà disponibile anche nel registro VIES. Se vuoi un aiuto, possiamo aprire noi la tua partita IVA estone!

I casi in cui la tua azienda ha bisogno di una partita IVA per operare in UE sono:

  • La tua azienda offre servizi come sviluppo, progettazione, consulenza, marketing, ecc. a clienti europei e ha un fatturato di oltre 40.000 euro all’anno;
  • La tua azienda offre servizi o prodotti digitali (software o contenuti digitali) ai clienti B2C europei (clienti finali) fin dalla prima vendita;
  • La tua azienda offre servizi o prodotti digitali ai clienti B2B europei e ha un fatturato di oltre 40.000 euro all’anno.

Avere un numero di partita IVA è consigliato nel caso in cui si abbiano fornitori o clienti europei. Inoltre, non ha svantaggi per il tuo business, ma solo vantaggi: infatti, la tua azienda ne avrà bisogno purché raggiunga un volume d’affari superiore a 40.000€.

Come applicare l’IVA alle fatture

Sia il tipo di servizio offerto dalla tua azienda che il tipo di cliente a cui stai inviando la fattura determinano quando devi aggiungere l’IVA alle tue fatture e in quale percentuale.

Una cosa che fa una grande differenza è se i tuoi servizi richiedono un intervento diretto o indiretto. Per intervento diretto si intendono: forniture, progettazione, consulenza, sviluppo software; per indiretto ci riferiamo a quei servizi che sono automatizzati: SaaS, siti simili a Netflix, download da siti di e-Commerce e così via.

Se il tuo servizio richiede un intervento diretto, questi sono i casi d’uso:

  • Se il tuo cliente è B2B in Europa, con partita IVA, non aggiungere l’IVA alla fattura (IVA 0%) ma aggiungi la dicitura: The purchase is liable to Intra-Community supply 0%, Reverse charge (acquisto per fornitura intracomunitaria). Puoi verificare se uno dei tuoi clienti ha una partita IVA valida o meno con lo strumento di verifica VIES;
  • Se il tuo cliente è B2C o B2B senza partita IVA, dovrai aggiungere l’IVA estone (al momento, 20%) all’imponibile della fattura;
  • Se il tuo cliente è fuori dall’Eurozona, non aggiungere l’IVA (0%) all’imponibile della fattura.

Se i tuoi servizi sono automatizzati e quindi accessibili con un intervento indiretto, allora:

  • Se il tuo cliente è B2B (azienda) europea con partita IVA valida, non devi aggiungere l’IVA (0%) e devi aggiungere la stessa dicitura di cui sopra: The purchase is liable to Intra-Community supply 0%, Reverse charge (acquisto per fornitura intracomunitaria);
  • Se invece il tuo cliente è un’impresa europea che non ha una partita IVA o una persona fisica, aggiungi l’IVA del paese di origine del tuo cliente. Per un cliente italiano, ad esempio, sarebbe il 22%;
  • Infine, se il tuo cliente è fuori dall’Eurozona, non aggiungere l’IVA (0%) alla fattura.

Ovviamente, in ogni caso, dovrai sempre aggiungere la percentuale IVA estone (20%) per qualsiasi fattura che emetti a un’altra società estone.

Riepilogo

La tua azienda estone non deve applicare l’IVA (0%) a una società con partita IVA nell’UE.

Per le società UE non registrate IVA o per i cittadini UE, se offri un servizio diretto applicherai l’IVA estone (20%); se offri un servizio indiretto, applicherai l’IVA del paese del tuo cliente.

La tua azienda estone non deve aggiungere l’IVA alla fattura se il tuo cliente è al di fuori dell’UE.

Se il tuo cliente è un’impresa o un privato estone, devi aggiungere l’IVA estone alla fattura (20%).

Nessuna tassa per la mia azienda in Estonia?

Come forse già saprai, nella maggior parte degli stati europei devi pagare un canone mensile solo perché possiedi un’azienda. In Estonia hai la possibilità di non pagare tasse, e questo accade quando la tua azienda non distribuisce soldi in stipendi o dividendi.

Le entrate della tua azienda e gli investimenti non sono soggetti a tassazione in Estonia. Questo è un enorme vantaggio per le nuove imprese e le startup e per questo motivo negli ultimi anni questo Paese è diventato molto attraente ai nuovi business.

Allora quando si pagano le tasse in Estonia?

Quando trasferisci denaro dalla tua azienda ai dipendenti, agli azionisti o a te.

I due modi principali in cui di solito distribuisci i guadagni della tua azienda sono sotto la forma di stipendi e/o dividendi.

Dividendi annuali

I dividendi ai soci in Estonia si pagano, generalmente, all’inizio di ogni anno fiscale.

La tassazione sui dividendi è pari al 25% (20% lordo). Il versamento viene eseguito dalla tua azienda durante il mese successivo. 

Infatti:

  • Se fossi residente fiscale in altri paesi europei, potresti essere soggetto a tasse personali aggiuntive (questo accade ad esempio in Francia o in Germania);
  • Se non hai una residenza fiscale da nessuna parte perché sei un nomade digitale, non devi pagare tasse personali aggiuntive.

Salario mensile in Estonia

Per comprendere il calcolo sulla tassazione del tuo stipendio mensile in Estonia, devi prima capire che, come membro del consiglio di amministrazione della tua azienda, il tuo stipendio è diviso in due parti. Questa suddivisione avviene perché puoi essere sia un membro del consiglio di amministrazione, che si fa carico di compiti burocratici dell’azienda, sia un dipendente della tua azienda, che svolge compiti e aggiunge valore ad essa.  

La suddivisione dello stipendio di un membro del consiglio di amministrazione è solitamente questa:

  • Il 30% del tuo stipendio mensile coincide con lo stipendio del consigliere;
  • Il 70%, con lo stipendio del tuo dipendente.

Se sei un grafico, uno sviluppatore web o qualsiasi altra professione che richiede più tempo per consegnare il lavoro, la suddivisione del tuo stipendio sarà:

  • Il 20% come consigliere di amministrazione;
  • L’80% come dipendente.

Quindi, quali tasse devi pagare dallo stipendio come membro del consiglio di amministrazione?

Dal salario da membro del consiglio di amministrazione devi pagare il 25% dell’imposta sul reddito e il 33% dell’imposta sociale, a meno che tu non paghi già le tasse per l’assicurazione sociale in un altro paese dell’UE. L’imposta sociale è calcolata su una base che coincide con il tuo stipendio + l’imposta sul reddito.

Quindi, supponiamo che lo stipendio come membro del consiglio di amministrazione sia pari a 100€:

  • 25€ sarà l’imposta sul reddito (25% di 100);
  • 41,25€ sarà l’imposta sociale (33% di 100+25)
  • 66,25€ sarà il totale delle tasse che dovrai pagare dallo stipendio come membro del consiglio di amministrazione se questo è pari a 100€.

Invece, nel caso del tuo stipendio da dipendente:

  • Se sei un residente fiscale in un altro paese europeo, generalmente pagherai le tasse in base alla tua dichiarazione fiscale annuale.
  • Se sei un nomade digitale e quindi non hai alcuna residenza fiscale, non pagherai le tasse personali.

Spese aziendali esentasse

In Estonia, tutte le spese aziendali, con una giustificazione valida, sono esenti da tassazione.

Tutto ciò che riguarda la tua attività che non rappresenta una organizzazione stabile in un altro paese, è esentasse in Estonia. Stiamo parlando di:

  • Servizi web per il tuo business;
  • Arredamenti e attrezzature del tuo ufficio;
  • Trasporti e pasti per motivi di lavoro;
  • Strumenti amministrativi;
  • Software, abbonamenti e altri servizi relativi allo sviluppo della tua attività;
  • Pagamenti e commissioni bancarie.

Ovviamente non sono da considerarsi servizi esentasse le spese per viaggi di vacanza, gas per la propria auto e relative a sedi permanenti all’estero.

Indennità giornaliera in Estonia

Se avessi intenzione di intraprendere un viaggio di lavoro, potresti beneficiare di una diaria. 

Prima di tutto, devi raccogliere tutte le informazioni necessarie sulle spese di viaggio: (biglietti, ricevute di hotel, ecc.) e se tutto è in ordine, puoi ottenere un rimborso di massimo 50€/giorno per i primi 15 giorni, poi 32€/giorno.

Esperti di tassazione in Estonia

Speriamo che questo articolo ti sia stato utile e che tu adesso comprenda meglio come funzionano le tasse in Estonia. Nel caso avessi bisogno di maggiori informazioni, non esitare a contattarci.

Inoltre, nella nostra organizzazione abbiamo esperti contabili pronti ad aiutare la tua azienda.

Foto di copertina di Julius Jansson

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